La Beata Vergine di San Luca a Campeggio

Tra storia, leggenda e tradizione

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Liliana

Liliana

Guida Ambientale Escursionistica, disegnatrice, amante dell'arte e del ritrovare storie e leggende

Natura e Uomo sono da sempre legati, e questo legame spesso lo ritroviamo nelle storie tramandate dai nonni, ma anche in molta arte. Cosa sarebbe la vita senza l’arte e i fiori?!

Correva l’anno 1433 ed una pioggia incessante continuava a scendere dal cielo da mesi a Bologna, segnando la primavera e mettendo a rischio il raccolto dei campi. I fedeli si rivolsero così alla Madonna di San Luca, sacra immagine che la leggenda racconta sia stata portata da un anonimo pellegrino: le chiesero una grazia, portandola in processione dal colle della Guardia in città. Il 5 luglio del 1433 mentre la Sacra Icona valicava le mura, il sole tornò ad illuminare il cielo. Da allora la processione è diventata una tradizione, che oggi viene eseguita in corrispondenza della settimana dell’Ascensione di Cristo, a cui sono legatissimi molti Bolognesi, cittadini e non.

Infatti, la piccola comunità di Campeggio quassù nell’Alta Valle dell’Idice, da ben prima che la nostra memoria storica Zio Remo nascesse, ha la sua processione, che vede scendere l’icona della Madonna dei Boschi alla Chiesa di Campeggio, dove resta custodita per una settimana. Una festa a cui partecipavano tutti gli abitanti della frazione e di quelle vicine, fino a che lo spopolamento della montagna negli anni ’60 ha costretto quelli rimasti ad accettare il trasferimento dell’icona con le auto. Ma qui è nata un’altra tradizione: il falò per accompagnare la discesa al borgo della Beata Vergine.

“Ricordo che quando ero piccolo preparavo la pira insieme a mio nonno con tutta la legna possibile, tra sedie rotte, fasci di potature e ciocchi; poi aspettavo, con una frenesia e un’allegria quasi fosse Natale, l’ora del tramonto. Quando le campane di Monghidoro suonavano per segnalare la partenza della processione della Madonna verso la Chiesa di Campeggio, allora, uno per uno, tutti i fuochi si accendevano e tutta la valle si illuminava da una parte all’altra… uno spettacolo indimenticabile!

Tutti a guardare il loro fuoco per tenerlo vivo il più possibile, cercando di fare la fiamma sempre più alta per farsi vedere da lontano e anche di più… “ racconta Michele.

L’ultima volta che siamo riusciti a mantenere questa tradizione è stato nel 2017 (data delle foto che vedete in galleria) e quest’anno sarà impossibile accendere il falò, ma la Madonna scenderà comunque il prossimo Sabato 16 maggio 2020 e potremmo chiederle un’altra grazia…

(tutte le foto, escluse quelle del falò, sono di varie fonti: Wikipedia, Storia di Campeggio, Pagina FB di Madonna dei Boschi).

icona madonna san luca
Santuario San Luca cartolina 1948
madonna dei boschi n processione

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